Il cosiddetto ‘Giorno della Liberazione’ di Donald Trump è imminente, previsto per il 2 aprile 2025. Il Presidente rivelerà nuove tariffe su importazioni, cercando di attuare la sua strategia ‘America First’. In un contesto di disuguaglianze economiche, Trump si propone di riequilibrare le sorti dell’economia Americana, mentre esperti e cittadini sollevano preoccupazioni sui possibili impatti negativi delle sue scelte.
Il Giorno della Liberazione e la promozione di tariffe
Oggi, il Presidente Donald Trump si appresta a rivelare nuove tariffe per importazioni, in un evento molto atteso che si svolgerà nel Giardino delle Rose della Casa Bianca alle 16:00 ora locale. Questa iniziativa, parte integrante della sua agenda “America First”, è stata definita “Giorno della Liberazione” da Trump stesso. Il Presidente ha ribadito più volte che questo giorno libererà gli Stati Uniti dalla dipendenza dai beni esteri, promettendo di riconquistare una parte della ricchezza persa nel corso degli anni. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha descritto il 2 aprile 2025 come una data cruciale nella storia contemporanea americana.
Le preoccupazioni economiche tra gli esperti
Tuttavia, l’annuncio delle tariffe rappresenta un grande azzardo politico per Trump, specialmente alla luce delle sue promesse di migliorare l’economia americana. Nonostante le sue convinzioni, alcuni esperti economici esprimono preoccupazioni che queste tariffe possano portare il paese verso una recessione, e i mercati hanno mostrato volatilità nei giorni precedenti l’annuncio. Alcuni dei dettagli delle nuove tariffe sono rimasti segreti, ma la Casa Bianca ha confermato che le tariffe saranno applicate immediatamente al momento dell’annuncio, il che genererà impatti immediati sul mercato.
Discussione sulle diverse opzioni tariffarie
Nel frattempo, il governo ha prospettato diverse opzioni per l’implementazione delle tariffe: una tassa fissa del 20% su tutte le importazioni, diversi tassi tariffari a seconda delle politiche di ciascun paese, oppure tariffe specifiche per circa il 15% dei paesi con i maggiori disavanzi commerciali nei confronti degli Stati Uniti. Secondo Leavitt, Trump stava ancora discutendo i dettagli martedì, promettendo di perfezionare il piano per offrirlo come un “affare perfetto” per i lavoratori americani. Non è la prima volta che Trump impone levies; infatti, fin dal suo insediamento, ha già attuato tariffe su acciaio e alluminio, nonché su beni provenienti da paesi come Cina, Canada e Messico.
Le reazioni internazionali ed il sostegno politico
Queste misure hanno complicato le relazioni con Canada e Messico, con il Primo Ministro Mark Carney che ha affermato che l’importante relazione bilaterale sui temi economici e di sicurezza è giunta a una fine. Canada e Messico hanno già annunciato piani per far fronte alle tariffe statunitensi con misure di ritorsione. Anche l’Unione Europea ha comunicato di avere in programma una risposta ferma. Tuttavia, Trump e i suoi sostenitori continuano a difendere l’operato del governo, sostenendo che gli Stati Uniti sono stati “derubati” da altri paesi per troppo tempo, per cui è ora di difendere i propri interessi commerciali.
Opinioni dei cittadini e impatti sui sondaggi
Il contesto economico si rivela cruciale per le elezioni presidenziali del 2024, con i cittadini americani che incolpano il Presidente Biden per l’aumento dei prezzi e guardano a Trump come a un portatore di sollievo economico. La Casa Bianca ha descritto le tariffe come soluzioni salvifiche, promettendo che eventuali difficoltà a breve termine verranno compensate da aumenti significativi nella produzione, nella crescita occupazionale e nelle entrate pubbliche. Tuttavia, sussistono dubbi su quanto i cittadini siano disposti a tollerare questo processo, con sondaggi che indicano una crescente disapprovazione della gestione economica da parte del Presidente.
Le preoccupazioni espresse dai Democratici
Allo stesso tempo, i membri del Congresso repubblicano esprimono cautela ma fiducia nel Presidente. L’oratore della Camera Mike Johnson ha affermato che, sebbene il processo possa risultare difficile inizialmente, alla fine avrà senso per gli americani e apporterà benefici. Al contrario, i Democratici al Senato stanno cercando di limitare i poteri di Trump in merito all’imposizione delle tariffe, denunciando le sue dichiarazioni sui prezzi più elevati come un’assoluta mancanza di considerazione per i cittadini americani. Dopo che il Presidente ha affermato di non preoccuparsi se i produttori automobilistici esteri alzassero i prezzi, il leader della minoranza Chuck Schumer ha sottolineato come queste parole risuonino negativamente tra la popolazione americana.
Quando sarà il Giorno della Liberazione?
Il Giorno della Liberazione è il 2 aprile 2025, quando Trump prevede di annunciare le nuove tariffe.
Quali saranno le nuove tariffe?
Le tariffe potrebbero includere una tassa fissa del 20% su tutte le importazioni o differenti tassi a seconda dei paesi.
Ci sono preoccupazioni sull’impatto economico delle tariffe?
Molti economisti temono che le tariffe possano avere effetti negativi sull’economia, tra cui una possibile recessione.
Come reagisce la popolazione alle nuove tariffe?
Sì, ci sono già stati segnali di disapprovazione tra gli americani riguardo alla gestione economica di Trump.
I Democratici intendono opporsi a queste tariffe?
Sì, i Democratici propongono di limitare i poteri di Trump in merito all’imposizione delle tariffe.